domenica 9 dicembre 2012

Sotto questa neve è bello pattinare si, ma c’è da cadere

Anche se non avevo mai calzato un paio di pattini, avevo colto con molto entusiasmo la proposta di andare a pattinare sul ghiaccio dopo l’università con tre amici di classe. Dopo le foto di rito per immortalare l’evento, ci buttiamo in pista. I due amici Israeliani “rompono subito il ghiaccio” facendo le prime, spettacolari, cadute. Così decido che è ora di staccarsi dal bordo e di iniziare a pattinare in modo spericolato. Il risultato è che mi sono divertito tantissimo, nonostante abbia collezionato forse il maggior numero di cadute mai registrate su una pista di pattinaggio. Sembravo di gomma perché mi rialzavo immediatamente, ma qualche volta, anche per riposarmi un po’, sono rimasto adagiato sul ghiaccio, godendomi questa nuova sensazione di libertà e spensieratezza. Ma non tutti i mali vengono per nuocere, infatti una ragazza piuttosto carina che era lì a pattinare, impietositasi per i miei innumerevoli “squacciatoni”, viene vicino a me e mi dice: “Dammi la mano, ti aiuto io”. E così faccio dei giri di pista con questa ragazza, suscitando l’invidia degli altri pattinatori che iniziano a barcollare e cadere nel disperato e fallito tentativo di ricevere l’aiuto della ragazza. Il fascino Italiano anzi, Foggiano, è di un altro pianeta!
Il tutto mentre l’amico di Taiwan continuava a riprendere e fotografare le nostre acrobazie e cadute varie, ma questo materiale audiovisivo, così come altre cose, è stato fatto in Erasmus e resterà in Erasmus.

Nella foto: uno dei rari momenti in cui ero in piedi. Si noti sullo sfondo il maestoso Palazzo della Cultura.

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