Finalmente
posso scrivere di nuovo sul blog! Perdonate la mia lunga assenza, ma
per finire gli ultimi esami mi sono autoimposto una clausura coatta.
Ora che sono relativamente più libero posso parlarvi della mia gita
a Piatra Neamt, storica città della Moldavia.
Quest'anno
l'inverno Rumeno è stato molto clemente, non mi sembrava vero di
poter uscire di casa solo con un normalissimo cappotto e senza
scarponi quando, nello stesso periodo dello scorso anno, ero
imbacuccato così tanto da sembrare l'Omino Michelin e sfidavo i meno
25 gradi con la neve che, in strada, arrivava alle ginocchia.
Visto
il tempo ideale per una gita, Jovy ed io decidiamo di andare a Piatra
Neamt, a due ore da Iasi. Tutto sembrava andare per il verso giusto
ma, per una serie di circostanze e alcune erbe per condire gli
alimenti, la notte prima della partenza dormiamo solo due ore e il risveglio è traumatico tipo
quello di “Mamma ho perso l'aereo”. Avevamo già comprato i
biglietti del pullman e non volevamo certo perderli ma, quando
scendiamo da casa, ci rendiamo conto che mancavano meno di dieci minuti
alla partenza, i pullman partono sempre puntuali, e non c'è tempo di
aspettare un taxi o il tram. Allora, come il valoroso Filippide dopo
la battaglia di Maratona, inizio a correre verso la stazione per
fermare il pullman. Dopo una corsa incredibile ed aver bruciato le
calorie di tutti i pasti della settimana precedente, arrivo
finalmente al pullman che si stava per mettere in moto e, nonostante
il fiatone, riesco a dire all'autista (non ricordo in che lingua) di
aspettare Jovy. Dopo aver passato la prima mezz'ora di viaggio ancora
col fiatone, cado in un sonno ristoratore, svegliandomi a pochi
minuti dalla meta.
Se
vi trovate in Romania, dovete visitare Piatra Neamt. La maggiore
attrazione è l'antica cittadella nella parte alta della città,
proprio alle pendici dei monti. Antica cittadella che è stata
costruita indovinate da chi? Ma dal mai troppo celebrato Stefan Cel
Mare! Che domande! Al centro di questa cittadella si staglia maestosa
la torre che ovviamente si chiama “Torre Stefan Cel Mare”, e
intorno c'è la chiesa e vari edifici molto caratteristici ora
adibiti a museo. Uno di questi, molto particolare, ha la facciata
decorata con dei cerchi colorati. Visitiamo questi musei (uno di
storia, uno etnografico e uno di arte) e poi andiamo a rifocillarci agli immancabili Petru e Fornetti. Dopo aver mangiato, ci
incamminiamo verso la stazione, e lì vicino entriamo in un altro
museo di storia, molto più grande del precedente. Ed è qui che,
mentre paghiamo i biglietti, noto con la coda dell'occhio delle
statuine dietro di me. Ho un presentimento. Un buon presentimento. Mi
avvicino alla teca e quasi non riesco a trattenere lacrime di gioia.
Come quando, dopo mille peripezie, Indiana Jones riesce a trovare il
Santo Graal, io avevo finalmente trovato la statuetta di Stefan Cel
Mare. Dopo più di un anno di ricerche ora è in prima fila nella mia
collezione di statuine di soldati e condottieri di tutti i tempi.
(Ora che l'ho detto, sapete cosa regalarmi, eheheh!) E così, dopo
una full immersion nella storia Rumena, dall'antichissima Cultura
Cucuteni ai giorni nostri, ci fermiamo a un elegante ristorantino a
sorseggiare una cioccolata calda, mentre la radio trasmetteva un intero album di Laura Pausini. E poi, con tutta
calma, ci avviamo a prendere il pullman per Iasi, a conclusione di
una delle più belle giornate della mia biennale esperienza in
Romania.