lunedì 14 aprile 2014

Archeologia time: i verbali storici.

In questi giorni, dopo la laurea, sto avendo un po' di tempo per sistemare la stanza. Aprire certe cartelline è come inoltrarsi in un viaggio nel tempo degno di Marty McFly. Così, in un meandro mai esplorato da dieci anni, ho trovato le brutte copie dei verbali delle assemblee di classe del primo superiore. Anno in cui ero rappresentante e toccava a me redigere il verbale, che scrivevo coadiuvato da altri sei o sette compagni di classe di cui, per spirito pietoso, non ne farò il nome. Ovviamente queste assemblee servivano solo per farci saltare un'ora di matematica, ma qualcosa dovevamo pur scrivere sul verbale, e il risultato è esilarante.
Non potevo non riportare i pezzi migliori tratti dai verbali delle infuocate assemblee di classe dei primissimi anni 2000:

Dopo varie discussioni siamo arrivati alla conclusione che per tutto il mese di Maggio bisogna studiare frequentemente per raggiungere dei livelli che ci permettano la promozione”.

Per quanto riguarda il punto secondo all'ordine del giorno, la classe ha deciso di mantenere un comportamento responsabile per evitare spiacevoli inconvenienti nell'albergo e durante le varie visite. Riteniamo di adottare un comportamento serio durante la seduta parlamentare e all'udienza del Papa”.

Sul primo punto della discussione si è arrivati a una spaccatura in due della classe. La maggioranza ha concordato che sarebbe più ragionevole comportarsi moderatamente, tenendo un comportamento esemplare. Una minoranza però, composta in prevalenza dalla componente maschile, ha considerato che in gita è meglio divertirsi”.

Nella discussione dell'ultimo punto la classe non è arrivata a una decisione definitiva e si è ritenuto opportuno rimandare la decisione a data da destinarsi”.

Chissà se poi l'abbiamo deciso questo misterioso ultimo punto...


venerdì 21 febbraio 2014

Piatra Neamt: alla ricerca della statuetta perduta.

Finalmente posso scrivere di nuovo sul blog! Perdonate la mia lunga assenza, ma per finire gli ultimi esami mi sono autoimposto una clausura coatta. Ora che sono relativamente più libero posso parlarvi della mia gita a Piatra Neamt, storica città della Moldavia.

Quest'anno l'inverno Rumeno è stato molto clemente, non mi sembrava vero di poter uscire di casa solo con un normalissimo cappotto e senza scarponi quando, nello stesso periodo dello scorso anno, ero imbacuccato così tanto da sembrare l'Omino Michelin e sfidavo i meno 25 gradi con la neve che, in strada, arrivava alle ginocchia.
Visto il tempo ideale per una gita, Jovy ed io decidiamo di andare a Piatra Neamt, a due ore da Iasi. Tutto sembrava andare per il verso giusto ma, per una serie di circostanze e alcune erbe per condire gli alimenti, la notte prima della partenza dormiamo solo due ore e il risveglio è traumatico tipo quello di “Mamma ho perso l'aereo”. Avevamo già comprato i biglietti del pullman e non volevamo certo perderli ma, quando scendiamo da casa, ci rendiamo conto che mancavano meno di dieci minuti alla partenza, i pullman partono sempre puntuali, e non c'è tempo di aspettare un taxi o il tram. Allora, come il valoroso Filippide dopo la battaglia di Maratona, inizio a correre verso la stazione per fermare il pullman. Dopo una corsa incredibile ed aver bruciato le calorie di tutti i pasti della settimana precedente, arrivo finalmente al pullman che si stava per mettere in moto e, nonostante il fiatone, riesco a dire all'autista (non ricordo in che lingua) di aspettare Jovy. Dopo aver passato la prima mezz'ora di viaggio ancora col fiatone, cado in un sonno ristoratore, svegliandomi a pochi minuti dalla meta.

Se vi trovate in Romania, dovete visitare Piatra Neamt. La maggiore attrazione è l'antica cittadella nella parte alta della città, proprio alle pendici dei monti. Antica cittadella che è stata costruita indovinate da chi? Ma dal mai troppo celebrato Stefan Cel Mare! Che domande! Al centro di questa cittadella si staglia maestosa la torre che ovviamente si chiama “Torre Stefan Cel Mare”, e intorno c'è la chiesa e vari edifici molto caratteristici ora adibiti a museo. Uno di questi, molto particolare, ha la facciata decorata con dei cerchi colorati. Visitiamo questi musei (uno di storia, uno etnografico e uno di arte) e poi andiamo a rifocillarci agli immancabili Petru e Fornetti. Dopo aver mangiato, ci incamminiamo verso la stazione, e lì vicino entriamo in un altro museo di storia, molto più grande del precedente. Ed è qui che, mentre paghiamo i biglietti, noto con la coda dell'occhio delle statuine dietro di me. Ho un presentimento. Un buon presentimento. Mi avvicino alla teca e quasi non riesco a trattenere lacrime di gioia. Come quando, dopo mille peripezie, Indiana Jones riesce a trovare il Santo Graal, io avevo finalmente trovato la statuetta di Stefan Cel Mare. Dopo più di un anno di ricerche ora è in prima fila nella mia collezione di statuine di soldati e condottieri di tutti i tempi. (Ora che l'ho detto, sapete cosa regalarmi, eheheh!) E così, dopo una full immersion nella storia Rumena, dall'antichissima Cultura Cucuteni ai giorni nostri, ci fermiamo a un elegante ristorantino a sorseggiare una cioccolata calda, mentre la radio trasmetteva un intero album di Laura Pausini. E poi, con tutta calma, ci avviamo a prendere il pullman per Iasi, a conclusione di una delle più belle giornate della mia biennale esperienza in Romania.

In foto: la cittadella di Piatra Neamt, con la torre e la chiesa.