I Foggiani si lamentano sempre che
tutti i fondi della regione vanno a Bari e alla loro città restano
solo le briciole. Che ai Baresi vanno gli onori e ai Foggiani gli
oneri. Che Nichi Vendola fa tutto il possibile per Bari, lasciando
Foggia al suo triste destino. Si potrebbe obiettare che tutto questo
non è vero, ed è dovuto solo a un antico e radicato campanilismo.
Fino a una decina di giorni fa, anche io credevo che tutte queste
dicerie non avessero una base reale. Ma poi mi sono dovuto ricredere
quando è arrivata la nuova coinquilina Barese. Ma andiamo con
ordine.
Quando arrivai a Iasi a Settembre, la
padrona di casa mi mostrò la cassetta della posta.
Come potere notare dalla foto (è quella centrale, col numero 25 sbiadito) l'angolo in alto a sinistra è divelto. La padrona mi spiegò che
non aveva la chiave del lucchetto, e che per prendere la posta
bisognava inserire le dita in quella fessura e, come una chela di
granchio, tirare fuori la posta. Infatti lei mi dette una
dimostrazione pratica e, con affanno, riuscì a tirar fuori la posta.
Dopo circa un mese scesi a prendere la posta col marito della padrona
di casa, e anche lui adottò questa bizzarra tecnica di estrazione.
Per cinque, lunghi, mesi, ho affinato sempre di più la tecnica della
chela di granchio, inserendo un prezioso gioco di mignolo che
inserivo in uno dei tre buchi al centro della cassetta, e facendo
ormai l'abitudine agli sguardi stupiti degli altri condomini che mi
vedevano impegnato in questa operazione.
Mentre ero in gita a Cluj (di cui ho
parlato nei precedenti due post) la coinquilina Francese ha lasciato
le chiavi di casa nella cassetta della posta ed è partita. Chiavi
che sono state subito prese dalla nuova coinquilina Barese. Quando
tornai da Cluj, una delle prime cose che le chiesi è se avesse avuto
parecchi problemi a prendere le chiavi dalla cassetta. Mi guardò con
aria stupita e mi rispose che no, non aveva incontrato nessun
problema. Passarono i giorni, le ore e, se li conti, anche i minuti,
e io non mi capacitavo di come avesse potuto pescare la chiave tanto
facilmente, e lei non riusciva a spiegarsi il perchè della mia
preoccupazione.
Dopo un po' di giorni, parlando,
finalmente il mistero fu rivelato: i padroni di casa avevano dato
alla nuova coinquilina un terzo mazzo di chiavi. Codesto mazzo
conteneva, oltre alle due chiavi della porta e a uno stranissimo
codice a barre per aprire il portone, anche una chiavetta più
piccola. Che cosa potrà mai essere questa chiavetta? Cosa potrà mai
aprire? Ovviamente la cassetta della posta! Ma i proprietari non lo
sapevano. Pensavano forse che servisse ad aprire lo scrigno di Davy
Jones o che fosse una delle due chiavi del cor di Federigo?
Ora la posta la prende sempre la mia
coinquilina, ma io, in qualche raro rigurgito nostalgico, uso ancora
la mano a chela di granchio. Il mio Erasmus sarà ricordato anche per
questo.
una domanda sola: ma chi c**** te l'ha fatto scegliere sto posto dimenticato da Dio?! :D sei un grande Fra :D
RispondiEliminaahahahahah!!! Grazie Robbie ;) La risposta è :l'amore per l'avventura!!
RispondiElimina