Di cose ne sono successe davvero tante in questo
weekend, perciò per non tediare i miei lettori (compresi quelli che arrivano
sul mio blog cercando consigli sulla prostituzione nelle terre dell’Est) mi
limiterò ai fatti principali e a qualche chicca.
Partiamo dalla
stazione dei pullman di Iasi e arriviamo a Suceava, nella regione della
Bucovina, al confine con l’Ucraina. Durante il viaggio, circa due ore e mezza, apprezziamo
gli splendidi paesaggi rurali che ci sono in quelle zone.
Arrivati a destinazione, un tassista abbastanza
pazzo ci porta all’ostello. Il tempo di lasciare gli zaini e “arriggettarci” un
po’, e siamo già in giro per Suceava. Grazie alla guida troviamo un ottimo
ristorante dove finalmente possiamo assaggiare la vera cucina Rumena. E mentre
stiamo mangiando arrivano due musicanti, uno col sax, l’altro con la
fisarmonica, che, sapendo che eravamo Italiani, iniziano a suonare O’ sole mio.
Non riesco a trattenermi e inizio a cantare a squarciagola lanciandomi anche in
imbarazzanti virtuosismi!
Dopo l’ottima cena, mentre ritorniamo all’ostello ci
imbattiamo in un numeroso branco di cani randagi e in questa occasione dimostro
tutto il mio corag…koff koff koff! Scusate ho un po’ di tosse in questo
periodo. Arrivati all’ostello i proprietari erano già a dormire ma la chiave
per aprire il portone non voleva proprio girare. Dopo aver provato tutti e dopo
aver “iastimato” parecchio, finalmente una ragazza fa valere tutta la sua
conoscenza ingegneristica e riesce ad aprire la porta, ricevendo l’ammirazione
di noialtri come quando Artù estrasse la spada dalla roccia.
Il giorno dopo ci raggiungono altri due amici e partiamo
per i famosi monasteri. Prima, però, ci fermiamo a fare colazione in un elegante
bar: tutti gli altri pagano regolarmente, poi arrivo io e il cameriere mi offre cornetto e rustico!
Visitiamo i monasteri di Voronet, Humor e Moldovita.
In quest’ultimo una suora ortodossa ci mostra orgogliosa il Golden Apple,
premio ricevuto per la bellezza di questi monasteri che si caratterizzano per
avere tutte le pareti, interne ed esterne, completamente affrescate da scene
raffiguranti episodi della Bibbia, guerre, santi e molti martiri nel momento
dell’esecuzione (la maggior parte decapitati, ma c’erano anche di affogati,
sbranati da bestie feroci, uno addirittura con la testa segata in verticale).
Nel monastero di Voronet, prima di inerpicarci su
una torre dalle scale strettissime e dai gradini parecchio alti, assistiamo al
rito della benedizione della Coliva. Che cos’è la Coliva? Ora ve lo spiego,
ignoranti che non siete altro! La Coliva è una torta a base di grano che ha al
centro disegnata una grande croce e, per il resto, è tutta decorata e colorata.
Quella che abbiamo visto aveva addirittura delle stelline di zucchero. Questa
torta è usata per commemorare i morti di quaranta giorni prima. La si benedice
facendola ondeggiare, quasi cullandola, e poi si dicono i nomi dei defunti.
Quindi la si serve ai fedeli. Che l’ha assaggiata ha detto che è buona.
Dopo questo bagno nella spiritualità torniamo a Iasi
in treno per andare, la notte, a una festa Erasmus nel centro commerciale dove
Spagnoli, Tedeschi, Polacchi e Francesi erano vestiti con abiti tipici della
loro nazione. Noi Italiani no, siamo più internazionali!
Il giorno dopo, penserete voi, abbiamo dormito un
sacco… E invece no! Noi siamo Erasmus, siamo fortissimi! Il mattino dopo
eravamo in viaggio destinazione Miclauseni, a visitare il castello e il monastero.
Ma soprattutto abbiamo apprezzato la pace e la tranquillità di quel posto, e la
sua natura incontaminata (abbiamo visto anche uno scoiattolo saltellare da un
ramo all’altro). Per pranzo facciamo un picnic su un lembo di terra che
protrude in mezzo a un laghetto e, dopo aver mangiato, ci abbandoniamo a un
sonno ristoratore sull’erba.
Giunta l’ora di tornare a casa, ci appostiamo sulla
strada ma il pullmino per Iasi sfreccia via e non si ferma. Altri erano già
tutti occupati e così decidiamo di fare l’autostop. Ed eccoci tornati all’inizio,
con me e due amiche, in questo camion di vestiti guidato da un gentile e
simpatico camionista, passare in rassegna per tutte le cittadine e i paesini
che stanno quasi uno attaccato all’altro per la strada che collega Miclauseni a
Iasi.
E così è terminato il primo weekend di viaggi in
Romania. Come già detto, non ho potuto scrivere tutto e qualcosa di importante
l’avrò sicuramente saltata. La cosa che rimane è un viaggio emozionante, tante
foto (che mi dovete dare!), e un’ottima compagnia con cui fare altri viaggi in
questa bella e sottovalutata terra che è la Romania.
Ps. Dedico questo post ai cioccolatini Cuneesi e all’amica
che me li ha gentilmente offerti, anche se poi le ho finito la scatola!
In foto: una facciata esterna del monastero di
Voronet, da notare la gran quantità di blu che lo contraddistingue.
per fare un commento bisogna dividere in parti questo post:
RispondiElimina1. inizi molto male... parla pure della prostituzione!!! sennò ke lo leggiamo a fare sto blog?! :D
2. la tua prova canora è frutto del cornetto ricevuto la mattina... sei una star rumena (oltre al ricollegarci al fatto ke si è sparsa la voce ke sei Foggia...) :D
3. il Golden Apple pensavo ke l'avessero vinto per aver contribuito alla causa del buon Steve Jobs, bando alle ciance, forse è l'unica cosa bella ke hai fatto... pregare ke nn ti trasformano in vampiro!!! :D
4. infine... ste amiche ce le fai conoscere o no!!!! :D
buon divertimento e grazie per le tue informazioni sempre divertenti... u giurnalist aviva fà!!! (traduzione: dovevi intraprendere la carriera da giornalista) :D
Raccontiamo tutto...
RispondiEliminaIl camionista, noto trans della romania, ti ha segnalato al cameriere del bar che ti ha offerto il "cornetto" per cercare di sedurti ahahahah :D
commossa!
RispondiElimina