Sabato sera ero proprio con questa ragazza per una
buona cena a base di cuscus. Accendiamo la radio su una stazione locale di
Firenze, dove la dj, un’amica della mia amica, annuncia che la serata sarebbe
stata dedicata interamente alla musica rap. Così scriviamo sulla pagina facebook
di questa radio un saluto e un invito a trasmettere i grandi Tavola 28. E dopo
un po’ di rap americano, arriva IL momento! La dj annuncia: “E ora un grande
saluto alla nostra amica in erasmus in Romania che ci segue sempre e che ora ci
consiglia di mettere un pezzo dei Tavola 28. Ma chi sono questi Tavola 28? Sono
rumeni?”. E qui l’apoteosi: un altro dj, fiorentino, prende la parola: “No,
sono foggiani”. “E tu come lo fai a sapere?”. “Sono originario di Foggia”. “Ah,
non lo sapevo. Allora sì fugg’n!” La dj conclude dicendo che la serata è
dedicata solo al rap estero, ma che non esiterà, dopo averli prima ascoltati, a
trasmettere i Tavola 28 in una prossima occasione. Non vi dico l’indescrivibile
gioia che io e la mia amica abbiamo provato!
Una serata trionfale ci voleva dopo quello che ci era
capitato la sera prima. Dopo cena, sempre con questa mia compagna di avventure,
avevamo deciso di raggiungere altri erasmus in un locale dove non eravamo mai
andati, il “My way”, in cui si teneva un concerto. Vi ricordo che di questi
tempi, a Iasi, la temperatura nelle ore notturne scende molto al di sotto dello
zero. Arriviamo senza problemi nel luogo dove su internet era scritto
l’indirizzo del locale: una lunghissima strada deserta e innevata. Iniziamo a
fare su e giù per questa strada, cercando invano il numero civico, ma niente.
Chiediamo informazioni a due tennisti che passavano di lì per caso (si, erano
proprio due tennisti) che ci indicano però un altro locale, il “My day”. Poco
dopo incontriamo un amico rumeno che si aggrega alla nostra caccia al
tesoro. Percorriamo su e giù questo stradone più volte, mi prendo spaventi
perché, dietro i cancelli, ci sono cani da guardia nascosti che abbaiano contro
appena ci passi vicino. Chiediamo ai pochi passanti, ma nessuno conosce questo
locale. Così, dopo più di due ore di giri in mezzo alla neve, finalmente
incontriamo gli altri due erasmus, un tedesco e una francese, che intanto erano
usciti dal fantomatico “My way” e andiamo in un pub. Qui giochiamo a indovinare
i nomi di personaggi famosi scritti su un foglietto di carta attaccato in
fronte. Perdo miseramente non riuscendo a indovinare il non difficilissimo Jack
Sparrow. Poi, quando ci alziamo, faccio
testa contro testa col ragazzo tedesco e crolliamo sul tavolo fra le risate
nostre e degli astanti.
Mai immaginavamo che, dopo nemmeno 24 ore, avremmo avuto il
nostro radiofonico momento di gloria. Un avvenimento che ricorderemo sempre con
affetto e nostalgia e che, un giorno, racconteremo ai nostri eventuali nipoti: quando
Firenze, Iasi, Torino e Foggia furono legate, per qualche minuto, grazie ai
Tavola 28.
Nella foto: i Tavola 28 con un tizio che non so chi
sia.
Nel video: una bella canzone di Eugenio Finardi
sulla magia della radio.
Tu si nu pacc!!! ahahahahah... io però ho richiesto Gigione in una radio di Pavia :D e nel leggere le tue storie mi sembra di vedere quelle barzellette che iniziano così: ci sono un italiano, un francese, un tedesco, un rumeno.... :D
RispondiEliminaAhahahahahahahahah!!!! Gigione a una radio di Pavia!!! ahahahahahah!!!! XD Si, lo stile è quello! ;)
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